25 LUGLIO 2024
È attiva dalle ore 9:00 di questa mattina la piattaforma Simest attraverso la quale le imprese possono presentare domanda a valere sulla nuova misura dedicata al “Potenziamento dei mercati Africani”, finalizzata a supportare la competitività internazionale delle imprese italiane con interessi strategici nel continente africano, sostenendo gli investimenti produttivi e commerciali, anche per la digitalizzazione e sostenibilità, nonché le spese per la formazione e l’inserimento in azienda del personale locale.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda le imprese italiane che:
Non sono in ogni caso ammesse le imprese che operano nel settore bancario, finanziari e assicurativo; nei settori della pesca e acquacoltura e nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.
Investimenti e spese ammissibili
La misura finanzia la realizzazione di investimenti per il rafforzamento patrimoniale, produttivi e commerciali, per l’innovazione e la trasformazione digitale ed ecologica dell’Impresa richiedente.
In particolare, sono agevolabili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda relative a:
1- investimenti finalizzati al rafforzamento della propria solidità patrimoniale (per almeno il 60%), e quindi spese relative a immobilizzazioni materiali e immateriali come ad esempio: acquisto di macchinari, apparecchiature ad uso produttivo, impianti e beni strumentali; tecnologie hardware e software; spese di investimento per l’effettuazione di un inserimento in un Paese Africano, tramite l’acquisto di una nuova struttura/immobile/fabbricato; spese di efficientamento energetico, idrico etc.;
2- spese strettamente necessarie al rafforzamento della solidità patrimoniale (fino al 40%):
L’agevolazione
L’agevolazione si compone di un finanziamento agevolato e di un eventuale contributo a fondo perduto.
L’importo minimo erogabile è pari a € 10.000.
Le imprese che hanno almeno una sede operativa, costituita da almeno 6 mesi rispetto alla presentazione della domanda, nelle zone de Mezzogiorno d’Italia possono ottenere un contributo a fondo perduto fino al 20% dell’intervento agevolativo e comunque fino ad un massimo di 200 mila euro.
Le imprese con sede operativa in zone diverse possono richiedere un contributo a fondo perduto fino al 10% dell’intervento agevolativo.
Si ricorda che per la realizzazione della misura sono stati stanziati 200 milioni di euro
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