Il 2025 si è rivelato un anno di grandi cambiamenti per la SEO: tralasciando la classica “SEO is dead”, è innegabile che la situazione nelle SERP sia molto diversa rispetto a quella di un anno fa. La SEO si sta evolvendo, forse più rapidamente che mai. Vediamo quindi i principali cambiamenti del contesto e come influenzano l’intera disciplina.
È impossibile parlare di novità SEO nel 2025 senza partire dall’AI, dagli LLM e dal loro impatto sul modo in cui gli utenti utilizzano Internet. Dalle SERP alle stesse abitudini di ricerca, il panorama della SEO è mutato radicalmente grazie alle nuove tecnologie.
Le AI Overviews sconvolgono la SERP
L’impatto delle AI Overviews non può essere sottovalutato. Uno studio di Ahrefs stima una diminuzione del Click Through Rate superiore al 30%, e siti informativi come giornali e testate editoriali possono registrare cali anche più marcati. Sebbene siano per ora pochi gli utenti che si fidano totalmente dell’AI, è innegabile che per molte query informative la percentuale di ricerche zero click sia in forte aumento.
AI mode: come cambia il modo di cercare informazioni
Le AI Overviews non sono l’unico modo in cui l’AI sta cambiando le abitudini di ricerca degli utenti. La modalità AI di Google, che permette agli utenti di dialogare direttamente con i modelli di intelligenza artificiale, è infatti un altro terremoto nella SEO. Diventa infatti possibile cercare informazioni in maniera altamente conversazionale, utilizzando query lunghe e molto precise. Come per le AI Overviews, inoltre, questa nuova modalità di ricerca porta gli utenti a non cliccare più su un risultato organico, ma accontentarsi dei risultati proposti dall’Intelligenza Artificiale.
LLM e Google: come cambia il market share
Gli LLM sostituiranno Google? Probabilmente no, ma è chiaro che una percentuale non trascurabile di utenti stia cercando informazioni sugli LLM piuttosto che direttamente sui motori di ricerca. Rivolgersi alle AI rientra nel trend che vede l’aumento di query molto lunghe, in cui l’utente dialoga con la macchina e richiede una risposta precisa a una domanda puntuale, eventualmente approfondendo l’argomento con domande successive (anche suggerite dalla stessa AI).
Come adattare la SEO all’Intelligenza Artificiale
Lo dicevamo prima, la SEO nel 2025 è tutt’altro che morta. È però necessario adattarsi, e valutare le nuove tendenze di ricerca, per fornire a utenti e all'AI quello che cercano.
In particolare, l’approccio basato sulle KW “secche”, riassumibile come trova la keyword, ripetila, ottimizza”, è oggi del tutto insufficiente. Occorre ragionare per intento di ricerca, cluster di parole chiave, query fan-out, esplorando i topic in profondità. Le risposte fornite agli utenti devono essere sempre più esaustive, e coprire tutti gli aspetti di un determinato tema. Diventa anche vitale schematizzare il più possibile i contenuti e utilizzare a fondo i dati strutturati, in modo da fornire alle AI materiale di facile lettura che l’LLM possa facilmente utilizzare nelle sue risposte.
A livello tecnico, inoltre, aumenta ulteriormente l’importanza delle brand mentions. Gli studi stanno infatti rilevando sempre più come per apparire nei risultati degli LLM sia vitale il posizionamento di un brand su Internet. Questo significa che strategie di Digital PR e Influencer Marketing assumono una rilevanza ancora maggiore, così come contenuti editoriali più spinti a livello di menzione del proprio brand.
SEO e AI nell’operatività di tutti i giorni
Chiudiamo la discussione sull’AI con un breve excursus sull’impatto operativo dell’Intelligenza Artificiale. Questi strumenti sono (fortunatamente) lontani dal sostituire gli specialisti SEO, ma sicuramente ne semplificano il lavoro. In un elenco sicuramente non esaustivo, l’AI può essere utilizzata per:
L’Intelligenza Artificiale non sostituisce gli umani, ma ne amplifica le capacità automatizzando i task ripetitivi e permettendo di ottenere con maggiore rapidità insight complessi.
Nonostante tutti i cambiamenti tecnologici, il contenuto rimane un pilastro centrale della SEO; cambiano però priorità, metriche e modalità di creazione. Abbiamo già citato la necessità di contenuti esaustivi e raggruppati per topic, ma ci sono altre accortezze vitali per i contenuti nell’era dell’AI.
EEAT nel 2025
Il concetto di E E A T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) continua a essere vitale nella SEO, ora più che mai. Sia i motori di ricerca sia gli LLM, infatti, cercano sempre più contenuti non solo ottimizzati lato SEO, ma anche sostenuti da un’esperienza reale, un’elevata competenza e autorevolezza riconosciuta. Diventa quindi vitale posizionarsi come un’autorità nel proprio settore, assicurando che questi parametri siano rispettati. Come sempre, questo è particolarmente importante per i contenuti YMYL (Your Money or Your Life), ma l’evoluzione del contesto di ricerca dimostra come si tratti di elementi indispensabili anche per siti che non ricadono in questo gruppo di contenuti.
User-Generated Content nella SEO moderna
I contenuti generati dagli utenti sono sempre più rilevanti come strumento SEO nel 2025: portano infatti autenticità, freschezza e segnali di coinvolgimento a un sito. In un mondo dove il coinvolgimento degli utenti è una metrica vitale per l’autorevolezza di un sito, la massiccia presenza di UGC è un’importante leva di posizionamento. Non è un caso che piattaforme come Reddit e Quora stiano guadagnando grande visibilità organica, proprio grazie al valore percepito dell’esperienza utente.
In maniera più generale, il contenuto creato da umani ha un valore crescente in un mondo dove sempre più testi sono prodotti in massa proprio dall’AI. Testi originali, contenenti nuovi insight ed elaborazioni complesse, sono sempre preferibili a contenuti generici prodotti da un LLM, e diventano fondamentali per emergere.
Il cambiamento di scenario nella SERP implica anche la necessità di cambiare i KPI utilizzati per misurare il successo di una strategia SEO. In generale, cresce l’importanza della visibilità, a scapito del traffico puro.
L’importanza della visibilità
Dato l’aumento delle “zero-click searches” il traffico organico può non essere più l’unico indicatore di successo. Diventa importante infatti monitorare la visibilità del sito, considerando AI Overviews, LLM e tutti i possibili canali su cui si può apparire. Quello che conta è insomma quanto il brand o contenuto viene visto, menzionato o citato nelle interfacce IA, non solo cliccato.
Alcuni possibili KPI per il futuro
Tra i vari nuovi possibili KPI da monitorare possiamo considerare:
In sintesi: non basta più “sono numero 1 su parola chiave X”, serve misurare il modo in cui l’ecosistema IA/ricerca vede e cita il sito.
La SEO nel 2025 è in evoluzione, non morta. Le basi rimangono (contenuto di qualità, buona struttura tecnica, user experience) ma il contesto è profondamente cambiato: IA, LLM, interfacce conversazionali, ricerche vocali, rifocalizzazione sugli utenti e sull’intento.
Volendo chiudere con 3 pillole operative, è necessario:
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