Il mercato delle offerte di lavoro online è molto competitivo e, con le continue evoluzioni della pagina dei risultati di Google, i siti rischiano di perdere visibilità e di non essere trovati dai candidati.
In questo articolo raccogliamo in modo semplice tutto quello che è davvero utile sapere oggi: come stanno cambiando le ricerche, quali parti della SERP possiamo occupare e quali ottimizzazioni tecniche aiutano a non perdere visibilità.
La ricerca del lavoro inizia quasi sempre online e, per la maggior parte delle persone, inizia da Google. Il 70% dei candidati usa Google per cercare un impiego e, nell’ultimo anno, quasi la metà ha iniziato ad appoggiarsi anche a strumenti come ChatGPT per scrivere un CV, capire una normativa o prepararsi a un colloquio.
In Italia vengono pubblicati 450–500 mila annunci al mese: significa che il candidato è circondato da tantissime proposte e che la nostra pagina deve essere capace di emergere in mezzo a tutte le altre.
Negli ultimi tre anni la SERP dedicata al lavoro è cambiata più che negli ultimi dieci.
Si è arricchita di diversi elementi e conoscere questi spazi aiuta a capire dove un sito può comparire:
Questi sono tutti “spazi” che possiamo ambire a occupare, ognuno con logiche e requisiti diversi.
Per intercettare il candidato non basta avere annunci online, ma bisogna capire cosa cerca e come lo cerca. La maggior parte delle ricerche riguarda offerte di lavoro, altre ricerche, invece, sono più informative.
Il candidato alterna momenti di ricerca molto generici ad altri molto specifici. Un sito deve essere in grado di rispondere in entrambi i casi.
Il primo passo è avere listati chiari: il candidato cerca “offerte di lavoro a Milano”, ma anche “offerte part-time” o “offerte di lavoro a Torino come magazziniere”.
Per questo è utile avere:
La struttura tecnica deve essere semplice: URL leggibili, pagine indicizzabili, paginazione che Google può seguire e una rete di link interni che colleghi città, categorie e ruoli tra loro. In questo modo sia l’utente che Google capiscono che il sito ha tanti contenuti utili e ben organizzati.
La scheda annuncio è uno dei punti più importanti, perché spesso è il primo contatto reale con il candidato. Qui dovrebbe trovare tutto ciò che gli serve per capire se candidarsi o meno: ruolo, contratto, sede, disponibilità, descrizione del lavoro e, quando possibile, il salario. Infatti, Google valuta molto la completezza della scheda.
Tutto questo va accompagnato dal markup JobPosting, che serve per comparire su Google Jobs. I campi facoltativi possono fare la differenza quando Google deve scegliere quale versione dell'annuncio mostrare.
Per questo motivo è consigliato impostare una struttura dell’annuncio di lavoro dettagliata, completa e regolata da una gerarchia di tag heading che aiuti Google a capire quali sono le entità semantiche trattate.
La ricerca di un nuovo lavoro è un percorso. Il candidato si informa prima di candidarsi: cerca consigli, normative, esempi di CV, spiegazioni sui contratti o indicazioni sui colloqui.
Un sito di offerte non dovrebbe limitarsi agli annunci: aiutare l’utente a rispondere alle sue domande è tanto importante quanto offrirgli nuove posizioni lavorative.
Avere un’area blog dedicata, con articoli semplici e completi, aiuta moltissimo. Non solo intercetta ricerche informative, ma aumenta la fiducia del candidato e fa capire a Google che il sito tratta davvero il tema lavoro in modo approfondito.
Ora che abbiamo definito gli intenti di ricerca principali di un candidato, andiamo a riassumere alcuni punti tecnici più specifichi:
Oggi i candidati usano ChatGPT, Perplexity o Copilot per molte attività: cercare offerte, riscrivere il CV, capire contratti o normative. Questi strumenti non mostrano semplicemente link: rispondono direttamente alle domande e, quando lo ritengono utile, citano alcune fonti.
Quali sono, quindi, le regole di gioco per la visibilità in questo contesto AI? Tutte le ottimizzazioni citate sopra sono la base fondamentale. Ci sono, però, altre accortezze che hanno valore in un contesto AI:
In conclusione, il modo in cui i candidati cercano lavoro sta cambiando velocemente. La SERP è diventata più ricca, più complessa e sempre più influenzata dall’AI. In questo scenario, un sito di offerte lavoro deve essere completo, veloce, tecnicamente solido e capace di rispondere davvero alle domande del candidato.
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